lunedì 25 ottobre 2010

Nuove economie condivise...

Una volta era la biblioteca...libri messi a disposizione di chiunque, potevano essere letti, sfogliati, e riletti gratuitamentee da più persone, la biblioteca è (o era) un luogo che promuoveva incontri e cultura...ora ci sono i social network!
Elenchiamo alcuni fattori: crisi economica, città affollate da persone che nel 95 % dei casi ha un dispositivo che permette di connettersi ad internet, voglia di sentirsi parte attiva della società ed un forte desiderio di sostenibilità, ecco la ricetta perfetta dello sharing: condivisione. Negli USA stanno cercando di capire fin dove potrà spingersi questo nuovo fenomeno, grazie a questo tipo di ricerche è emerso che c'è molto interesse per la condivisione di automobili ed elettrodomestici, mentre c'è più scarso interessa per la condivisione dei proprio vestiti e della propria bicicletta, quasi a voler mantenere qualcosa di intimo e privato ad ogni costo. La persona che mediamente cerca (l')opportunità nello sharing è colui il quale vuole risparmiare (67%) ed "aiutare" l'ambiente (60%): vi è inoltre una forte componente di curiosità e voglia di far nuove conoscenze (78%). Negli USA vi sono dei siti che permettono lo scambio e tra utenti di qualunque cosa essi vogliano scambiare, mentre in Italia il sito di "TicketOne" oltre alla vendita del biglietto dell'evento desiderato offre la possibilità di creare "car pooling" ovvero, utilizzare in più persone la stessa macchina per andare allo stesso evento, il risultato mette d'accordo tutti: vi è risparmio economico, meno inquinamento e la possibilità di fare nuove amicizie...Dalla condivisione di beni materiali si passa alla condivisione di informazioni: "Oakland Crime Spotting" avvisa in tempo reale sui crimini commessi nella città e la location del crimine, siti meno macabri come "qype.it" metteno a disposizione dell'utente un'enorme quantità di informazioni su locali, ristoranti e negozi della città: a Parigi sono gli esercenti stessi che incentivano i propri clienti ad usare qype.
Questo nuovo tipo di condivisione sta invadendo la nostra vita portando innumerevoli vantaggi economico\ambientale\sociali, ma è tutto oro quel che luccica? La facilità con cui si condivide può portare anche a relazioni lampo, che durano quanto dura la condivisione del bene, una volta bisognava essere amici e trovarsi in piazza per fare una macchinata unica per andare ad un concerto ora basta un clic! Ora si può prendere a prestito un e-book senza andare da nessuna parte, ma a qualcuno non mancherà il caffè annacquato delle macchinette della biblioteca con quell'odore di libri tutt'attorno?

Fonte: "Ciò che è tuo è nostro" di Luca Conti apparso su Nova 24 Giovedì scorso

3 commenti:

  1. si anche a me mancherà...ho passato un sacco di piacevoli ore da piccolo in biblioteca a fare le ricerche, e da grande a preparare gli esami universitari assieme ad amici e compagni di studio...

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  2. in biblio ci vado con il pc, ma è già più di quanto facciano parecchie persone

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