lunedì 4 luglio 2011

TAV

Precisiamo che in Italia per un motivo o per l'altro le cose non funzionano, e, forse, ai più piace far casino ed indignarsi.
Ciò premesso io mi chiedo se valga la pena di rischiare la vita per la TAV; da quel che so io gli accordi per la linea ferroviaria sono stati presi anni fa, ed ora si rischia di fare la solita figura da Italiani, ma non è questo che mi disturba, non è nemmeno il fatto che secondo me la linea porterebbe dei vantaggi, ma anche qui vi sono teorie discordanti; quello che più mi disturba è la violenza gratuita, qui non si lotta per TAV o non TAV, qui si lotta per distruggere, e badate bene, non dico sia scorretto manifestare, anzi, quello è d'obbligo, ma come spesso accade queste manifestazioni diventano un ottimo nascondiglio per facinorosi di mezz'Europa che vengon qui a romper le balle...la lotta a chi lotta contro la TAV ci costa in termini di immagine ed affidabilità Europea, ci costa in termini di soldi per riparare ciò che qualcuno distrugge in nome dell'ambiente, soldi con i quali si comprano i lacrimogeni, ed ancora soldi con i quali paghiamo le forze dell'ordine etc etc.
Allora io adesso cercherò di capir bene cosa voglia dire in termini ambientali la TAV, ma credo che la violenza, soprattutto se gratuita come in questo caso, sia da rifiutare a prescindere, perchè è come una brutta pubblicità: anche se il prodotto è buono la gente non ne sarà attratta.

giovedì 14 aprile 2011

News in libreria

Ciao a tutti, ho un sogno nel cassetto, o meglio fin dalle superiori ho capito che mi piaceva scrivere e che tutto sommato alla gente piaceva quello che scrivevo, e da qui ecco il sogno\desiderio di scrivere un libro. In questi anni ho scritto moltissimo (per i miei canoni intendo) racconti, aneddoti, impressioni, il blog è un modo per raccogliere quello che produco ultimamente perchè, sono sincero, avevo un po' bisogno di una piccola vetrina. i blog sono stupendi perchè liberi, io scrivo e se tu vuoi leggi, non è come quando si va ad una conferenza ed il pubblico è "obbligato" ad ascoltare, o come a scuola quando si è costretti a leggere Manzoni. Uno scrittore è un artista, ed un artista (per quel che ne so io) traspone se stesso, e, soprattutto qualche centanaio d'anni fa, era povero in canna. Ugo Foscolo scrivera per vendere? non credo proprio, un artista ha bisogno della propria arte, un pittore dopo aver dipinto si sente meglio ne sono sicuro. Come spesso accade mi sono perso in un discorso che non era quello che volevo inizialmente fare. Quello che volevo dire è che mentre una volta per fare lo scrittore c'erano corsi, seminari ed una lunga trafila, ora è molto più semplice: basta un blog, o addirittura un profilo facebook e tutti siamo un po' scrittori, ma se volessimo qualcosa di più? Ci sono dei siti che ti permetto di pubblicare la tua opera, ti iscrivi ed invii i file che verrà "esposto" nella libreria virtruale e chiunque potrà leggerlo come ad esempio in www.youwriting.it o www.meetale.com a questo punto sarebbe doveroso fare delle osservazioni sulla qualità degli scritti e sulla de-professionalizzazione dello scrittore però, sinceramente mi sento troppo parte in causa!

lunedì 11 aprile 2011

Senza cuore saremo solo macchine

Leggo oggi che si sta cercando un modo per capire e poi in seguito intervenire sui neuroni che trasmettono le emozioni, insomma senza essere troppo dettagliati: capire come nasce un sentimento o una paura. Bel disastro. Penso da molto tempo che cuore e cervello sono fin troppo vicini tanto da influenzarsi costantemente: come quando si ha un idea che all'inizio sembra buona e poi ci si pensa su, ci si pensa talmente tanto da ritenerla schifosa. In questo modo toglieremo al cuore la sua vera funzione : farci sentire vivi, essere noi, diversi da chiunque altro. Vi do un consiglio: finche potete prendete ancora le decisioni importante con il cuore: il cervello serve ad imparare le tabelline

lunedì 28 marzo 2011

Briefing

- verifica su piano telefonico - pianifica barbiere - preparare borsa da portare a lavoro - mail per San Giorgio Il tutto dovrebbe essere deciso guardando o Montalbano o I Pirati dei Caraibi, questa decisione verrà presa in un micro meeting tra le ore 18.00 e le ore 19.00

sabato 26 marzo 2011

Dante's blues

Nel mezzo del cammin de nostra gioventù aimè sempre più fuggente mi ritrovai in una selva oscura che la retta via era smarrita, e quando pur io mi resi conto che di guardar indietro non v'era più motivo, mi guardai prima attorno e poi finalmenti lo sguardo si pose sull'orizzonte. E così capita che prima o poi ti rendi conto di essere in uno di quei film dove appunto arrivi alla fine e al vissero "tutti felici e contenti" ti rendi conto che fino a metà del fim mai lo avresti sperato un finale simile. Sarà un po' egocentrico, ma credo di esserci un po' dentro. Oppure guardiamolo in un'ottica più reale e pensiamo a quando pur avendo preso un bel 4 in matematica a fine anno siamo riusciti a portare a casa un bel 6 tirato per i capelli. E' quello che mi manca di quei "tanti anni fa" tutti questi piccoli grandi problemi che si risolvevano assieme tra amici, oggi invece sembra che tutti cerchino di dimostrare che sono forti e stanno bene, cominciamo a dire come stanno le cose. Io oggi sto a pezzi e non ho nessun timore a dirlo. E' un piccolo passo avanti, fatelo anche voi. Ciao amici.

venerdì 25 marzo 2011

Riflessioni di un semi-pendolare

105 carrozza 9 per un paio d'ore mi potrete trovare qui. Leggo: costo del biglietto acquistato in promozione € 9,00 un casa mia Milano in macchina da solo tra benzina autostrada mi sarebbe costata circa € 40,00 a tratta ma soprattutto avrei dovuto sopportare la solitudine e l'impossibilità di leggere e scrivere; inoltre leggo che risparmio un bel po' di polmoni in quando un treno è molto più eco-sostenibile che la mi autovettura. Allora penso al nucleare, è inevitabile di questi tempo e penso al mega dietro-front della Germania che ha imposto la chiusura di alcune centrali vecchie e nuovi test di sicurezza e soprattutto incentivi x le macchina elettriche e nei prossimi giorni verranno installate 60 colonnine per ricaricare veicoli elettrici. Noi dritti verso il nucleare! Cazzo quanto siamo indietro.