mercoledì 20 ottobre 2010

L'Europa ha il torcicollo...guarda troppo a destra

Era estate, e come spesso accade certe notizie estive passano inosservate...no, non sto parlando del topless della Canalis, ma della storica svolta della Svezia, Paese da sempre all'avenguardia industriale e politica che ha trovato una "sorpresa" nelle urne: il 5,7 % degli svedesi il 19 settembre aveva votato il partito Democratico (partito di "estrema" destra).
Un po' di storia serve a contestualizzare questo dato. Nel 1991 nasce Nuova Democrazia (NyD) che ottiene lo storico risultato del 6,7% cavalcando due concetti: basta immigrati e basta allo strapotere statale (in Svezia c'è un dei migliori sistema welfare mondiale), il successo clamoroso non permise però ad un partito disorganizzato e con una base "d'argilla" di durare molto a lungo; da allora molte cose sono cambiate e già nel 2006 i democratici svedesi (Sd) ottengono il 2,9% delle preferenza. Una metamorfosi basata prevalentemente sull'ammorbidimento di certi toni ed il non riconoscersci più in certi gruppi violenti o in certi slogan hanno permesso al Sd di allargare la base del proprio elettorato entrando anche nelle case di operai ed impiegati che hanno perso lavoro e speranze a causa della crisi.
In Svezia si parla di "razzismo differenzialista":ora a tutti gruppi etnici (sembra che non esistano più le razze) hanno una propria specificità e proprio per questo non possono convivere...ah il marketing e la politica, questo mix mi sa tanto di pubblicità ingannevole più che di pubblicità progresso, ma alla fine della fiera questo discorso fa cadere la colpa di certe situazione limite sui politici che non hanno saputo gestire i flussi migratori e non più sugli immigrati stessi come veniva fatto un tempo (in Svezia intendo, qui in Italia è ancora consuetudine) spostando quindi l'obbiettivo della critica sui politici, ottimo modo,questo, per raccogliere i voti di persone scontente e disaffezionate alle politica. Ad oggi in Svezia il 52% degli studenti di Goteborg pensano che ci siano troppi immigrati, 20 anni fa lo pensava solamente il 36%.
Questo è forse uno degli esempi più lampanti di come l'Europa stia virando a destra, quest'estate Sarkozy (figlio di immigrati) ha usato il pugno di ferro contro i Rom ed ha imposto il divieto di portare il burqua nei luoghi pubblici, in Olanda il partito antislamico è la terza formazione del Parlamento ed nell'agenda del Governo vi è una proposta di legge che porterà a ridurre del 50% l'afflusso di immigrati.
Qualche giorno fa la Merkel (che in Sud Africa esultava alle prodezze dei tedesci naturalizzati che giocavano con la Nazionale tedesca) ha dichiarato fallito l'esperimento "multikulti" e sono al vaglio delle misure per limitare le richieste di cittadinanza. Ora in molti Paesi si parla di test sulla lingua e sulla cultura del Paese stesso ai quali verranno sottoposti gli immigrati.

Sviluppo 3 riflessioni:
1) In questi giorni Obama, presidente di colore di origini africane ha detto "Tank you Mr Faggin" consengando al vicentino classe 1941 che inventò il microchip un'importante riconoscimento.

2) Noi per anni abbiamo cercato di costruire chiese in terra islamica (e senza petizioni comunali)

3) Sarkozy che tutto rappresenta tranne la Francia che lo sostiene: figlio di immigrati, divorziato e risposato con un'odiata "cugina" italiana ha espluso dei cittadini dell'UE (Rumeni) cavalcando l'istinto d'intolleranza francese nella speranza che questo suo populismo facesse accettare di buon grado la legge sulle pensioni.; così invece non è stato ed il caro Presidente tra qualche giorno non potrà far altro che cavalcare un bel cavallo visto che gli scioperi stanno mettendo in ginocchio i trasporti di tutto il Paese ed ha dovuto mobilitare l'esercito per forzare i blocchi ad depositi di carburante.

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